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Commenti al testo di Lorenzo Roberto Quaglia
Nucleare Si, nucleare No.

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 Maria Musik - 05/06/2011 17:45:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Concordo con Roberto nel trovare questo intervento equilibrato e ricco di spunti per un’onesta riflessione.
Mi inserisco con due note personali.
La prima: avevo già espresso il mio volere di elettore sul nucleare molto prima dell’incidente di Fukushima che non mi ha emotivamente motivata ma razionalmente "confermata" nella mia idea. Se in Giappone è accaduto il disastro, cosa potrebbe accadere in un’Italia dove sicurezza e ecologismo sono solo di facciata? Un terremoto da noi diviene una catastrofe perchè nessuno vigila affinchè le norme preventive vengano rispettate anzi, dove spesso chi dovrebbe vigilare, collude con chi delinque, in nome di comuni e privati interessi economici. Fino a che non avrò la certezza di essere parte di uno Stato di Diritto non ho intenzione di giocare alla roulette russa.
La seconda: leggere una bolletta è particolarmente istruttivo. Paragonate il costo del consumo reale a quello delle tasse (balzelli?) ad esso abbinate. Quanto ci costa l’energia e quanto la fiscalizzazione sui consumi? E, come mai, questo nostro Stato ci chiede sacrifici, appesantisce le nostre bollette, taglia la Salute e la Scuola ma, poi, collude con bancarottisti, finanzieri dai dubbi precedenti, costruttori senza scrupoli, mafie d’ogni genere? Perchè a me arriva la richiesta della GERIT di sanare un ammanco di 12 euro (che nel frattempo sono divenuti circa 50) del versamento della tassa comunale del 2007 (che viene incassata prima che abbia solo visto la busta paga) e c’è chi continua a frodare l’erario in maniera aperta e spudorata, come i latitanti che si bevono il caffè al bar del paese e nessuno li vede?
Non sono un’esperta ma il dubbio è lecito: cos’è che rende tanto alto il costo dell’energia?

 Roberto Perrino - 04/06/2011 23:14:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Caro Lorenzo, ho letto con interesse il tuo contributo. Le tue osservazioni sono chiare e condivisibili. Anche secondo me per il momento è bene assicurarsi una lunga pausa di riflessione, soprattutto per l’imperativo etico che ci impone di non scaricare sull’Umanità del futuro la nostra incapacità di gestire con intelligenza le risorse di cui disponiamo. Nell’attesa che progressivamente si formi un nuovo paradigma del nostro rapporto con l’ambiente e le sue risorse, spero che i governi comprendano che è strategico investire sulla ricerca nel campo delle forme di energia rinnovabili e sul cosiddetto nucleare pulito, la fusione. Intanto, a mio parere, tocca a noi dare un segnale, votando SÌ al referendum. Un caro saluto.